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Le mani nel cassetto del Chichingiolo
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Era un quindicinale delle scuole italiane di Asmara, redazione al S. Anna. Un ciclostilato che aveva 6 pagine di racconti, componimenti "farina del nostro sacco", una rubrica chiamata "La Giostra delle Muse" che pubblicava le poesie e "Il Cavalletto" che pubblicava i disegni degli alunni. Poi concorsi, indovinelli e altro. il Chichingiolo ha ripreso tutti gli scritti inviati al giornalino nell'anno scolastico 1963-64 e qui li ripropone, sicuro che per molti sarà una sorpresa leggere ma soprattutto ri-leggersi dopo 40 anni. Alcuni componimenti meritano davvero tutta la vostra attenzione. Eravate bravi, niente da dire. E adesso buona lettura!


INDICE ALFABETICO DEGLI AUTORI MINIMALISTI APPARSI SU "IL PENNINO" NEGLI ANNI 1963 - 1964
AHBERET DEBESSAI CORSINI SILVANA GIACOVAZZI FLORIANA MEBRAT ZERE' SARACENO ANTONELLA
ASGHEDOM UOLDU' DAOLIO MAURO GIGLI GEMMA NIGHISTI GIUSEPPINA SOCCI MARIELLA
BALLERIO ADELISA DE FAVERI ILEANA GRANARA PAOLA NUR OMER TESFAI TUQUABO'
BARTOLI ANNA MARIA DI MASCIO CHIARA IEMANE' GHERENCHIEL PASQUA SILVANA TONELLI RITA
BIBOLOTTI MARIA GRAZIA ELSA ZEMICHIEL MALAGUTI LUISA PASTORE PATRIZIA ZEMEN BERHANE'
BOCRAZIEN IOHANNES ERTOLA FRANCA MARA LUISA RAFFETTO MAURO ZERAI HAPTEGHERGHIS
BRAHANE' SIUM FANTOZZI FABIO MARIA CUDDUSAN RAFFONE CARLA  
CASABONA RENATA FRESGHI' BERHE' MASCIOLI ELISABETTA RIZZELLO RITA  
CASCIANI LAURA FROUEI' TESFAI MATTEODA ANNA MARIA SANTACROCE PATRIZIA  

Anno I No. 3 - Asmara 15 Dicembre 1963

CHIARA DI MASCIO - CLASSE 3 A - SCUOLA A. TAGLIETTI

GLI ALBERI
Gli alberi sono utili all'uomo, perché ci danno i frutti, l'ossigeno, la legna per riscaldarsi. Tra i loro rami ospitano i nidi degli uccelli, con i tronchi si fanno i mobili. Anche gli uomini primitivi con gli alberi fabbricavano le capanne, le palafitte, le prime imbarcazioni. Dobbiamo rispettare gli alberi e per questo ogni anno il 21 novembre li festeggiamo.

IEMANE' GHERENCHIEL - CLASSE 2 B - SCUOLA R. SANZIO

PARLA LA MIA LAVAGNA
Ero una pietra di ardesia scura scura, vivevo sotto terra, al buio e al fresco. Un piccolo ruscello mi teneva compagnia, scorreva vicino a me. Un giorno, i minatori scavando mi trovarono, mi portarono alla luce, mi trasformarono in lavagna.

LETTERA A GESU' BAMBINO
SCUOLA S. ANNA

MARIA CUDDUSAN - CLASSE 1 B
Gesù Bambino sei sempre nel cuore. Fa guarire gli occhi di mio nonno.

FLORIANA GIACOVAZZI - CLASSE 1 B
Gesù ti amo, vieni e portami il pupo e la mamma.

GEMMA GIGLI - CLASSE 1 A
Io desidero la bambola e ti chiedo salute per mamma e papà. Un bacetto da Gemma.

MAURO RAFFETTO - CLASSE 2 C - SCUOLA S. ANNA

LA MIA GIORNATA
La mia giornata comincia col bacio della mamma. A scuola ascolto la maestra, leggo e scrivo. A casa studio, gioco e mangio, poi dormo.

MARIA GRAZIA BIBOLOTTI - CLASSE ? - SCUOLA A. TAGLIETTI

TEMA: PARLA DELLA PATRONALE DELLA NOSTRA PARROCCHIA
La Patronale della nostra Parrocchia è la Madonna di Loreto.
La S. Casa di Loreto fu trasportata dagli angeli da Nazaret a Tersatto per comando di Dio. Fu poi trasportata dopo pochissimo, sollevata dal suolo di Tersatto, in un pittoresco colle di Loreto nelle Marche.
Qui fu fabbricata una celebre basilica, con dentro la casetta. Il 4 ottobre dell'anno scorso, un augusto pellegrino, il Papa Giovanni 23°, andò a Loreto per invocare la benedizione della Madonna sul Concilio Ecumenico. Oggi 10 dicembre si ricorda la festa della Madonna di Loreto, patrona della nostra parrocchia, noi però l'abbiamo festeggiata domenica scorsa. Il nostro Parroco, per l'occasione ornò l'altare della Madonna con drappi, fiori, illuminandolo con luci e candele.
Ogni fedele parrocchiano, domenica, andò ad onorare la Madonna di Loreto, pregando e accostandosi ai Sacramenti.

RITA TONELLI, ANNI 9

AL TOPOLINO
Mio caro Topolino
in questo scatolino
ti metto il mio dentino
ti prego di portarmi un regalino.
Ti mando un salutino.

PAOLA GRANARA, ANNI 10

O BIMBA CHE DORMI ...
O bimba che dormi
laggiù nel cimitero
in mezzo ai cipressi snelli
e al profumo dei fiori,
che i venti lontani
ti portano.
La tua piccola tomba
ornata è di rose
che l'amor di una
mamma portò.
O bimba il tuo sonno
sia pieno di luce,
il tuo risveglio
sia pieno di gioia.

Anno I No. 4 - Asmara 31 Gennaio 1964

NUR OMER - CLASSE 3 A - SCUOLA E. DE AMICIS - KEREN

Qual è l'ora della giornata che più ti ispira sentimento? Perché?
La notte tutti dormono e la mattina la natura si risveglia quando il sole sorge. Il primo è il gallo che fa sentire il suo chicchirichì. Poi i piccioni cominciano a tubare nei loro nidi. Gli uccelli cominciano a cinguettare e vanno a cercare un po' di insetti per i loro figli. L'ape vola dall'alveare e va nei fiori per succhiare il nettare. La massaia si risveglia per aprire le finestre o far la pulizia della casa. La campana della chiesa suona e alcuni cattolici vanno ad ascoltare la Messa. La sirena delle fabbriche suona e gli operai vanno al lavoro. Tutto questo risveglio mi dà gioia e mi fa continuamente ringraziare il mio creatore.

FRANCA ERTOLA - CLASSE 5 - E.DE AMICIS - KEREN

CAPODANNO '64
Il capodanno l'ho passato a Massaua. Il tempo era bellissimo, il mare di un azzurro intenso. La mattina facemmo colazione e decidemmo di andare all'isola "Verde". io ne fui ben felice; figuratevi! Con una barca giungemmo ben presto all'isola. Che spettacolo in mezzo a tutto quel mare tutta quella distesa verde!
Che raccolta di conchiglie facemmo! Ci sfidammo a una gara di nuoto . . . naturalmente vincemmo tutte.

LAURA CASCIANI - CLASSE 3 - SCUOLA S. ANNA

TEMA: Sono state distribuite le pagelle trimestrali. Racconta.
Ieri sono state distribuite le pagelle. La suora ce le ha date verso le dodici. Io dentro di me dicevo: "Chissà se ho preso bei voti!" Però sono sicura che la suora è contenta di me. E difatti la suora mi ha detto: "Hai una bella pagella però non chiacchierare se no questo otto diventa sette". Quando sono uscita da scuola pensavo: "E la mamma sarà contenta di me?" La prima cosa che ho fatto vedere alla mamma è stata la pagella. Essa ha telefonato a Massaua a mio papà. Tutti erano contenti dei miei voti e papà mi ha mandato un bacio per telefono. Poi ho fatto firmare la pagella dalla mamma e l'ho portata alla suora.

PATRIZIA SANTACROCE - CLASSE 3 A - SCUOLA A. TAGLIETTI

Aspettavo il Natale con tanta ansia. Era la vigilia e non vedevo l'ora che arrivasse la sera per andare in chiesa e salutare Gesù Bambino. Arrivò la notte e insieme ai miei genitori e alle mie sorelline andai in chiesa. La chiesa era tutta illuminata a festa e da una parte vi era il Presepio che raffigurava la nascita di Gesù Bambino e i pastori che intorno lo adoravano. Finita la S. Messa tornai a casa con curiosità perché aspettavo i doni di Gesù Bambino. Quando arrivai, provai tanta gioia vedendo sotto l'albero tutti i regali richiesti per mezzo della lettera a Gesù e fui contenta insieme alle mie sorelle.

ILEANA DE FAVERI scrive al Pennino.
Caro Giornalino,
ho letto tutte le tue pagine, mi piaci molto. Ti voglio tanto bene. So che tutti i bambini e le bambine di questo Collegio ti vogliono bene perché sei simpatico e divertente.
Mi sono divertita nel leggerti, specie nel racconto mensile. Ti hanno letto tutti: il Signor Ispettore, la Madre Direttrice, le maestre e quasi tutte le scolare. Dovevi vedere le mie compagne quando ti hanno letto, com'erano contente! Noi ti pensiamo sempre ed ogni tanto ti nominiamo; non puoi essere dimenticato, perché sei troppo bello.
Un arrivederci a presto e un bel bacione dalla tua Ileana.

ANNA MARIA BARTOLI - CLASSE 1 A - SCUOLA S. ANNA

PENSIERINO - I doni che la befana mi ha portato sono: la calza con i dolci, il ferro da stiro e i corallini.

ANTONELLA SARACENO - CLASSE 2 B - SCUOLA S. ANNA

PENSIERINO - Il calendario. Il calendario segna i giorni e ogni giorno ha il nome di un santo. Fra questi c'è anche il mio. Quest'anno il calendario segna trecentosessantasei giorni perché è lo anno bisestile. Il nostro calendario segna anche i giorni della settimana: oggi è martedì.

Anno I No. 5 - Asmara 15 Febbraio 1964

ZERAI HAPTEGHERGHIS - CLASSE 4 - SCUOLA R. SANZIO

TEMA: L'incenso
L'incenso è una gomma resina che si trova a Keren. Gli uomini di Keren tagliano l'albero Rosvelia ed esce l'incenso. Essi poi lo mandano in tutte le città. Le nostre mamme quando vogliono comprare l'incenso vanno al mercato vicino alla piazza delle granaglie, lì ci sono tanti incensi e li comprano. Esse, poi, quando bevono il caffè mettono nel mobocorià fuoco e incenso. L'incenso non l'adoperano solo le nostre mamme ma anche i cascì. La notte di Pasqua quando i cascì dicono: olè, olè, mettono un po' d'incenso col fuoco in un mobocorià di ferro che si chiama incensiere. Uno dei re Magi offrì lo incenso a Gesù.

CARLA RAFFONE - CLASSE 1 A - SCUOLA S. ANNA

PENSIERINO SUL CARNEVALE
Io a carnevale mi vesto da farfalla. Sono tanto contenta che è carnevale!
EVVIVA, EVVIVA, IL CARNEVALE!

RITA RIZZELLO - CLASSE 3 A - SCUOLA A. TAGLIETTI
TEMA: Il carnevale.
Carnevale è la festa più allegra dell'anno. Tutti preparano le maschere, i coriandoli, le stelle filanti. Carnevale viene con Pulcinella ed Arlecchino, Stenterello e Meneghino, con Brighella e Pantalone, Facanapa e Balanzone. A carnevale tutti sono allegri, le nostre mamme preparano le frittelle; tutti ballano, scherzano, fischiano, gettando coriandoli o stelle filanti. A carnevale nessuno si deve offendere degli scherzi. A scuola ci siamo divertiti tanto.

BOCRAZIEN IOHANNES - CLASSE 5 - SCUOLA ACRIA

TEMA: Il tramonto di Asmara.
Il tramonto di Asmara è meraviglioso. Il cielo diventa rosso per qualche ora, poi a poco a poco ritorna azzurro cupo e cade la sera.
La nostra maestra tante volte ci dice: "Ragazzi, osservate il cielo e vedete le tinte! Solo in Africa si vede questo, negli altri paesi non è così". Visto da Acria, guardando verso Amba Galliano, osserviamo il disco del sole ingrandito e rosso di fiamma più che il fuoco, sembra un vulcano. Tante volte nella nostra vita lo abbiamo visto, ma non l'abbiamo osservato. Ora ci sembra uno spettacolo nuovo.

FABIO FANTOZZI - CLASSE 5 - SCUOLA D. COMBONI

TEMA: La città di Asmara.
Asmara fu occupata dagli italiani nel 1886, essa è posta sul territorio dell'Amasien ed è la seconda città d'Etiopia, la prima è Addis Abeba.
Asmara era una colonia italiana, poi gli inglesi la occuparono ed ora è passata all'Etiopia sotto Sua Maestà Hailè Sellasiè I°. Fino ad oggi Asmara conserva le bellezze costruite dagli italiani. La via principale si chiama Hailè Sellasiè I° e questa strada è fiancheggiata da ampi marciapiedi, da numerose palme e da bellissimi palazzi, con diversi piani.
Altre vie di minore importanza sono: via Iteguè Menen, sempre piena di di traffico; via Iteguè Taitù ove si trovano i migliori negozi, di sera illuminati al neon, che fanno una bellissima figura. Asmara è una città cosmopolita, perciò vi sono chiese e negozi di tutte le nazionalità; essa è una città dall'aspetto europeo con tutte le comodità moderne, autobus, corriere, treni, littorine, aeroporto con modernissimi "Jet".








BRAHANE' SIUM - CLASSE 2 - SCUOLA RAFFAELLO SANZIO
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LA MIA MAMMA PREPARA L'ANGHERA PER IL BABBO

CORSINI SILVANA - CLASSE 5 - SCUOLA E. DE AMICIS - KEREN

TEMA: Mia cuginetta è partita
La mia cuginetta si chiama Marilena, ora, è partita, è andata in Italia e forse non la rivedrò mai più. Ci volevamo tanto bene. Però io sono qui a Keren ed ella ora in Asmara, quindi la vedevo solo nelle vacanze. Stava sempre con me, anche quando la nonna mi metteva in castigo per le mie birichinate, marilena stava con me chiusa nella camera ore e ore, per farmi compagnia. Ora, quando vado in Asmara per le vacanze, anche se ho la compagnia dei nonni e delle zie, mi sento sola, tanto sola. Vado spesso alla finestra e guardo lungo la strada che conduce a casa sua, con la speranza di rivedere la mia carissima Marilena. Ma dopo un po', mi ritiro triste e sola nella mia stanzetta, mentre una lacrima bagna le mie gote. Come vorrei rivederla, parlarle ancora dei nostri compiti, dei nostri giochi e delle nostre corbellerie! Io spero che da grande, mettendo da parte qualche risparmio, potrò andare in Italia e rivedere la mia carissima cuginetta.

Anno I No. 6 - Asmara 29 Febbraio 1964

FROUEI' TESFAI - CLASSE 3 - SCUOLA A. DI SAVOIA (MASSAUA)

TEMA: Una visita al porto
Gli alunni delle classi terza, quarta e quinta siamo andati al porto e un signore ci ha spiegato tutto. Abbiamo visto due navi: una chiamata Otbia Cocob, l'altra Giuseppina. Sono molto belle; sono navi mercantili. Ci hanno fatto vedere tutto: alla fine a me girava la testa. Ho visto la bussola, il timone, la cabina di comando. Volevamo visitare un'altra nave grande, ma non avevamo il permesso. Abbiamo visto tutte le parti del porto: i noli, il faro, le boe. In porto c'era il "Concordia Tadje" che è una nave norvegese su cui avevano caricato duecento buoi e ottocento pecore. Il Giuseppina, invece, trasporta solo frutta. Era mezzogiorno e siamo tornati a casa.

FRESGHI' BERHE' - CLASSE 3 B - SCUOLA A. TAGLIETTI

TEMA: Visita alla posta.
Ieri alle dieci siamo andati alla posta. Appena siamo entrati alla posta abbiamo visto l'impiegato che dava i francobolli e quello che timbrava le buste. La maestra ci ha fatto vedere la cassetta della posta aerea e della posta ordinaria. Molte persone con le loro chiavi andavano a prendere le lettere dalla casella postale. Un impiegato ci ha fatto vedere le caselle postali dentro e ci ha fatto vedere tanti sacchi con la posta che parte e con quella che arriva da tutte le città del mondo. Verso le dodici siamo tornati a scuola.

ZEMEN BERHANE' - CLASSE 4 - SCUOLA ACRIA

TEMA: Parla della fabbrica dei fiammiferi della tua città.
Sabato mattina siamo partiti dalla nostra scuola alle otto e mezza. Alle nove siamo arrivati sul luogo. Appena siamo entrati abbiamo visto gli alberi che servono per fare le cassette e anche per ricavare la carta. La fabbrica dei fiammiferi è formata da una società ed è in periferia per evitare danni. La carta è anche ricavata dalla paglia di orzo e di lino. Prima si mette nella caldaia e lì viene cotta per mezzo del vapore, da qui viene mandata alla molazza, la quale gira gira e la rende pasta, poi va nella macchina, detta olandese, per essere macinata meglio e diventa liquida come l'acqua. Un motore butta quest'acqua nel sabbiaio ed infine giunge nella macchina del cartone dove si forma la carta di vari spessori.


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